Amilcare Crétier, nato a Verrès nel 1909, muore sul Cervino nel 1933 con i suoi compagni di cordata Giuseppe Gaspard e Basilio Ollietti al ritorno dalla prima ascensione diretta e completa del Pic Thindall lungo la Cresta De Amicis.
Inizia a frequentare la montagna sin da ragazzo salendo tutte le cime del vallone di Champdepraz e dei dintorni di Verrès.
Col passare degli anni la sua passione e le sue doti non comuni lo portano ad affermarsi come uno dei più forti alpinisti dell'epoca sia su ghiaccio che su roccia: arrampicatore veloce e sicuro che ricorre poco all'uso dei chiodi supera, con gli scarponi chiodati, passaggi di 4° e 5° grado.
A 24 anni ha già aperto 51 vie nuove fra le quali basta ricordare la prima ascensione assoluta della Vierge delle Dames Anglaises oggi Pic Crétier, la nord-est della Grivola, la sud-est dei Mont Maudit, la nord-est del Gran Paradiso, la sud dell'Aiguille Noire, la nord dell'Emilius, la nord della Becca Torché.
Bepi Mazzotti, marito di Nerina, sorella di Amilcare, ha ricostruito la sua biografia nel bellissimo libro "Montagnes Valdôtaines"
La figura di Amilcare è stata ed è tuttora punto di riferimento per il CAI Verrès che ha sempre cercato di tenerne vivo il ricordo.
Nel '56 l'assemblea costitutiva della sezione lo nomina "Socio alla Memoria". Nel '68, su un roccione nei pressi del Rifugio Monzino di fronte alle Dames Anglaises, viene fissata una targa a ricordo delle sue imprese alpinistiche e il Comune di Verrès, su proposta della Sezione, gli dedica una importante via del paese.
Nel '73 viene costituita la Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "Amilcare Crétier"; presso la locale Sezione del C.A.I., mentre nel '93, al 60° anniversario della morte, viene pubblicato il suo "Diario Alpinistico".
Per il centenario della nascita, la Sezione ha attivato, in collaborazione con il Comune di Challand St. Victor e il Corpo Forestale Regionale, un progetto per la risistemazione di un antico percorso panoramico nei pressi del Lago di Villa.